
Il Team per la Trasformazione digitale lancia “Agenda CIE”: una piattaforma accessibile anche da smartphone che dovrebbe ridurre i tempi di attesa per fissare un appuntamento all’anagrafe
Nel solo 2018 sono state emesse circa 6,5 milioni di nuove carte d’identità elettroniche; in totale in Italia ne circolano 8 milioni.
Tra difficoltà e lungaggini, il passaggio al nuovo documento, insomma, sta diventando una realtà.
Da oggi, con un post su Medium, il Team per la Trasformazione Digitale guidato da Luca Attias segna un cambio di passo radicale.
Niente più lunghe code all’anagrafe, ma una prenotazione tramite web app, una breve visita allo sportello e in sei giorni lavorativi la carta d’identità elettronica dovrebbe arrivare a casa
“In genere i problemi di attesa legati al rilascio della carta dipendono dalla difficoltà che hanno alcuni uffici comunali nel gestire gli appuntamenti”, si legge nel post a firma di Simone Piunno, Chief Technology Officer del Team.
“Per far fronte a questa criticità, il Team per la Trasformazione Digitale ha affiancato il Poligrafico dello Stato nella messa a punto di un nuovo sistema di prenotazione online per il cittadino che vuole rinnovare la sua carta d’identità.
Un sistema che cerca di rendere più facile la vita sia agli utenti che alle Pubbliche Amministrazioni”.
Una web app, tecnicamente, che consente di gestire le fasi preliminari della richiesta tramite smartphone: con Agenda CIE , collegandosi al sito web predisposto, sarà possibile verificare il proprio Comune di residenza utilizza il sistema di appuntamenti online, e in caso di risposta affermativa si visualizzano subito le prime date disponibili, e si possono prenotare.
Contestualmente si potranno compilare tutti i dati direttamente online, caricare la foto, anche scattandola con la fotocamera dello smartphone (il sistema verifica che corrisponda ai requisiti richiesti), leggere online l’informativa per la dichiarazione sull’autorizzazione di donazione di organi e tessuti, che dovrà essere firmata durante l’appuntamento. Nella prossima versione il sistema permetterà anche di pagare in anticipo con pagoPA il costo della pratica.
“Allo sportello sarà necessario verificare i propri dati con l’operatore del Comune, fornire le impronte digitali, firmare la dichiarazione sull’autorizzazione di donazione di organi e tessuti, firmare i moduli di richiesta della CIE”, si legge nel post.
Al termine della procedura, l’operatore fornirà una ricevuta con la prima metà di un codice PIN che verrà richiesto quando si vuole utilizzare la carta come strumento di autenticazione per servizi online, e metà del codice PUK, che si potrà usare per recuperare il PIN (come per le schede sim telefoniche). L’altra metà di entrambi i codici arriverà insieme alla carta all’indirizzo indicato.
Oggi la quasi totalità dei Comuni italiani (7.639) è in grado di erogare la Carta d’identità elettronica presso i propri sportelli.
Il sistema Agenda CIE è a disposizione di tutti i Comuni, ma non è esclusivo: molti, come Firenze, danno la possibilità ai cittadini di prenotare online, ma anche di presentarsi direttamente agli sportelli dedicati al rilascio a vista (senza appuntamento) e fare immediatamente la carta.
Dall’altro lato, sottolinea Piunno, “la produzione centralizzata delle carte permette di adottare macchinari all’avanguardia che implementano le più avanzate tecniche anticontraffazione.
Si tratta di strumenti complessi e molto costosi, che richiedono personale specializzato e che non possono essere installati presso ogni Comune”.
Tra i vantaggi della nuova Carta ds’identità elettronica c’è la possibilità di utilizzarla come strumento di riconoscimento.
“Un semplice dispositivo (anche uno smartphone) può essere in grado di “leggere” la CIE e associarla al codice fiscale del titolare”, si legge nel post. “Questo vuol dire che la carta potrebbe essere semplicemente “strisciata” ai tornelli per entrare allo stadio, rendendo inutile la tessera del tifoso.
Oppure potrebbe essere usata come badge per entrare in biblioteca, o come cartellino in ufficio, o al posto dell’abbonamento dell’autobus, o anche per fare in un istante il check-in alla reception di un hotel, senza dover fare fotocopie.
Una vera rivoluzione che riduce moduli e burocrazia.
La CIE può diventare anche uno strumento di autenticazione online.
Basta accostarla a un apposito lettore collegato a un computer opportunamente configurato, o a un telefono Android con sistema NFC (disponibile per molti degli smartphone Android in commercio), per autenticarsi online, in ambito pubblico o privato, in Italia e in Europa.
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