Tre settimane per andare e tornare dall'Italia fino a Baku sul Mar Caspio, attraversando gole, montagne, altopiani e con alcune deviazioni nelle vallate del Caucaso azero..
Quando si fanno viaggi in moto ci vuole un “giro di boa” simbolico, che per noi, in questo caso, era Baku e il Mar Caspio.
Partenza :
Innanzitutto il traghetto che in una notte e mezza giornata consente di sbarcare a Igoumenitsa da Venezia.
Raggiunta in nave la Grecia facciamo rotta con le nostre moto alla volta di
Instambul, vista la distanza (oltre 900 Km) consigliamo una sosta a Salonicco, dove potrete inoltre scoprire questa bella città dell'Egeo.
La nuova autostrada Egnatia Odos che parte letteralmente di fronte al porto di
Igoumenitsa e taglia la Grecia fino al confine; in pratica la prima sera abbiamo dormito dopo Salonicco ad
Asprovalta, sfiziosa ed economica località di mare frequentata solo da famiglie provenienti dalla Bulgaria – conviene prenotare almeno la sera prima perché abbiamo avuto parecchia difficoltà a trovare da dormire, e la seconda a Istanbul!
La prima volta che sono andato in Turchia, per arrivare a Istanbul ci sono voluti 4 giorni ed ero già distrutto…
l’incredibile rete stradale realizzata in Turchia negli ultimi anni: ovunque si trovano superstrade scorrevolissime a quattro corsie che consentono di tenere velocità di crociera intorno ai 120/150 km/h e sono pure divertenti perché un continuo saliscendi con curvoni veloci.
L’attraversamento di Istanbul è un passaggio obbligato ed è un inferno indescrivibile che può essere compreso solo da chi l’ha provato.
La città è immensa, il traffico è caotico oltremisura e si procede praticamente a passo d’uomo; in più, in prossimità dei ponti che attraversano il Bosforo, dei tizi rischiano la vita saltellando in corsa fra le auto per vendere generi di prima necessità (pane, frutta, acqua, fazzoletti di carta) a quelli che probabilmente sono in coda da ore.
Raggiunta Instambul, dedicate almeno giorno a questa stupenda città ed ai suoi monumenti.
Da Instambul dirigiamo nel cuore della Turchia alla volta di
Karabuk e
Safranbulo (circa 400 Km), quest'ultima è una bellissima cittadina ottomana del XVII° secolo, ricca di moschee, fontane storiche, caratteristici bagni turchi, caravanserragli, tombe di roccia e ponti storici, dichiarata dal 1994 patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Da Safranbulo raggiungiamo Ankara, una visita al centro storico della città situato su una collina rocciosa ci farà scoprire la vita e le usanze di questo grande paese.
Lasciata alle spalle la grande capitale della Turchia in 280 chilometri arriviamo a
Goreme, nel cuore della Cappadocia.
Per quanto uno sia un accanito viaggiatore ed abbia visitato i luoghi più belli e particolari del mondo, entrando in Cappadocia si meraviglia di quanto la natura possa essere generosa con noi, regalandoci un luogo unico al mondo per formazione geologica e per patrimonio storico e culturale. Inutile dirlo, ma la Cappadocia dal 1985 è meritatamente patrimonio Unesco dell'umanità.
Non perdetevi un volo mozzafiato in mongolfiera sul Parco nazionale di Göreme e della Cappadocia.
Raggiunta in nave la Grecia facciamo rotta con le nostre moto alla volta di Instambul, vista la distanza (oltre 900 Km) consigliamo una sosta a Salonicco, dove potrete inoltre scoprire questa bella città dell'Egeo.
Raggiunta Instambul, dedicate almeno giorno a questa stupenda città ed ai suoi monumenti.
Per andare in Azerbaijan si deve per forza passare dalla Georgia, avendo l’Armenia i confini chiusi sia con la Turchia, per motivi storici sia con l’Azerbaijan per via della questione del Nagorno Karabakh.
Fra Turchia e Georgia ci sono due frontiere, una sul Mar Nero verso Batumi e l’altra in alta montagna poco dopo la città turca di Ardahan e il paesino di Posof.
Abbiamo scelto quest’ultima sia per l’andata sia per il ritorno per due motivi: a nostra memoria sulle coste del Mar Nero piove spesso, mentre l’interno della Turchia è protetto dalle correnti che arrivano da nord, e anche per evitare il maggior traffico di camion lungo la costa per via dell’importante porto di Batumi.
Fino a Erzincan abbiamo abbastanza tirato dritto a suon di superstrade, ma da lì al valico georgiano è iniziato il primo pezzo magnifico, attraverso le spettacolari gole del Tortum, arrampicandoci su altopiani di una bellezza incommensurabile e con clima perfetto.
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