Moto e Abbigliamento Bikers dedicato : Le tendenze del 2023 influenzate dall' iconico " Chiodo di pelle "

CHE MOTO VEDREMO NEL 2023 Custom, Classic e Cruiser IL ritorno degli stili retro' delle classic  negli ultimi anni è esploso , con una serie di marchi e modelli del tutto nuovi (soprattutto cinesi) che stanno invadendo il mercato europeo.   potrebbero arrivare una scrambler Honda CL500 e una versione bagger della Rebel 1100.. In Ducati è già confermata la nuova Scrambler , mentre dall'Inghilterra potrebbe arrivare una piccola Bonneville con cilindrata intorno ai 400cc (in collaborazione con Bajaj).  BMW potrebbe presentare una versione in scala della maxi cruiser R18: la R12 con boxer 1250. Ma prepariamoci all'invasione della profanazione sacrilega elettrificata,  perchè probabilmente a Intermot e EICMA 2023 vedremo una apoteosi di moto elettriche .   Fra i marchi che stanno stimolando attivamente la curiosità dei motociclisti c'è Triumph, che porterà la versione di serie della  TE-1  .  Livewire (Harley Davidson) invecie  mostrerà la  Del Mar  in versione definitiva

Svolta scentifica sulle piramidi : i fisici concordano " SONO MACCHINE "

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Ormai  i fisici concordano sul fatto che, in realtà, le grandi piramidi sono “macchine” in grado di concentrare energia,al punto tale da spingerli a progettare in forma piramidale addirittura le celle solari del futuro. 

La piramide di Cheope «è stata studiata con i metodi della fisica», rivela l’agenzia Ansa, «ed è emerso che riesce a concentrare l’energia elettromagnetica, e precisamente le onde radio, sia nelle camere interne sia nella base». 

Si potrebbero così progettare nanoparticelle ispirate alla struttura di questo edificio, che siano in grado di riprodurre un effetto analogo nel campo dell’ottica, da utilizzare per ottenere celle solari più efficienti. 

Lo indica la ricerca pubblicata sul “Journal of Applied Physics”, condotta dai fisici russi della Itmo University di San Pietroburgo e dal tedesco Laser Zentrum di Hannover. 

I ricercatori hanno condotto lo studio perché interessati alla struttura della tomba del faraone Cheope dal punto di vista fisico. 

In particolare, «hanno voluto vedere come le onde radio si distribuiscono» nella complessa conformazione dell’edificio.

Sulla base di queste ipotesi è stata messa a punto una simulazione matematica, che rivela come la Grande Piramide «può concentrare le onde radio nelle sue camere interne e sotto la base, un po’ come una parabola». 

Questo avviene perché «la lunghezza d’onda delle onde radio, compresa 200 e 600 metri, è in un certo rapporto rispetto alle dimensioni della piramide», spiega Tullio Scopigno, fisico della Sapienza di Roma. 

Significa che, per avere lo stesso effetto con altri tipi di radiazioni che hanno lunghezze d’onda diverse (come la luce) sono necessarie strutture di dimensioni differenti: precisamente, occorrono dispositivi in miniatura. 

«Ecco perché i ricercatori prevedono di progettare nanoparticelle, delle dimensioni di qualche milionesimo di millimetro, e a forma di piramide, in grado di riprodurre effetti simili nel campo ottico, da usare nelle celle solari». 

Della presenza di una «strana energia» parla anche l’antropologo bosniaco Semir Osmanagich, già docente a Houston, scopritore delle Piramidi di Visoko a due passi da Sarajevo.

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